Itinerario in Provenza tra borghi, opere naturali, grandi città e distese di lavanda.
Provenza: già il nome rievoca infinite distese di lilla, il rumore incessante delle api che lavorano, piccoli borghi in pietra dalle finestre colorate sparsi qua e là sulle montagne; vigne a perdita occhio e casali infilati tra il verde di alti cipressi.
Strade tortuose che salgono lungo le pareti rocciose, infilandosi tra i boschi e uscendo dinanzi meravigliosi panorami ad alto impatto naturalistico. Laghi turchesi, canyon profondi e fiumi dalle acque trasparenti.
California, Canada e Toscana unite in un unico abbraccio per creare un paradiso in Francia che lascia completamente senza fiato!
ITINERARIO IN PROVENZA-COSA VEDERE
Canyon du Verdon
La prima tappa venendo dall’Italia, o nel mio caso dal porto di Tolone, è il meraviglioso Canyon du Verdon che con i suoi 25 km di lunghezza si aggiudica la nomina della gola più grande e suggestiva d’Europa.
Essendo un monumento naturale decisamente esteso il mio consiglio è di tenere libera un’intera giornata per visitarlo da cima a fondo e non perdervi la top six delle zone da visitare assolutamente.
Vi sono vari percorsi per vedere questa opera naturale e uno di questi è quello che attraversa la parte nord del canyon, includendo la strada panoramica più famosa della Provenza, e giunge infine al bellissimo lago artificiale Lac de Ste-Croix.
Un itinerario tutto da scoprire!
Campi di lavanda a Valensole
Il giorno dopo si lascia questo magnifico posto immerso nel verde e ci si dirige verso il paese di Valensole, noto per le tantissime distese di lavanda da cui è circondata.
Tra Manosque e Valensole si trova uno dei campi di lavanda più belli della zona nonché uno dei più fotografati, caratterizzato dalla presenza di due perfetti alberi che fanno da sfondo al panorama lilla, mentre a est di Valensole vi sono i campi di girasoli che si intervallano a quelli della lavanda.
Potete entrare liberamente in tutti i campi a bordo strada, mentre quelli più piccolini e leggermente nascosti sono normalmente gestiti da privati.
Ovviamente i momenti migliori per visitare i luoghi più battuti della Provenza sono quelli dell’alba e del tramonto, quando vi sono meno persone e la luce è più morbida, perfetta per alcuni scatti suggestivi.
Oppedette
Lasciandovi alle spalle il profumo di fiori, potete iniziare il tour dei borghi dirigendovi ad Oppedette, un piccolo paesino di soli 63 abitanti poco battuto dal turismo e letteralmente circondato dal verde delle montagne.
Il silenzio che circonda questo luogo è un toccasana per il corpo e la mente. Tra piccoli vicoletti e casette in pietra con balconi fioriti, ci si trova soli in un luogo sperduto che sembra totalmente disabitato, se non per le due persone sedute costantemente dinanzi il piccolo parco all’ingresso.
Il borgo è stato costruito a ridosso del Canyon di Oppedette, delle gole calcaree lunghe 2,5 chilometri e profonde 200 metri. Scendendo la strada che conduce a Rustrel, ci si imbatte in tanti sentieri per visitare questo patrimonio naturale dall’interno.
Rustrel e il Colorado Provenzale
Rustrel è il punto d’appoggio per visitare il Colorado Provenzale, incredibili conformazioni rocciose di cave d’ocra, dalle sfumature del rosso e dell’arancione, scavate nel tempo dagli agenti atmosferici.
Esistono due percorsi. Quello più semplice, segnato con il colore blu, che termina nel punto più impressionante del Colorado dove si è circondati da alte pareti rosse e colline color ocra, che creano un netto contrasto con la vegetazione e il blu del cielo.
Il secondo percorso, segnato con il colore arancione, ha una difficoltà intermedia e prevede 1 ora e 40 di camminata tra il bosco. Si visita la stessa zona del percorso blu e poi si prosegue in salita fino ad arrivare a due punti panoramici in cui si vedono le cave d’ocra visitate in precedenza e un’altra zona circondata da alti alberi e chiusa ai visitatori.
Il prezzo per visitare il Colorado Provenzale è di 5€ per le macchine e 2€ per chi è a piedi o in bicicletta.
Cave d’Ocra
Proseguendo più avanti si arriva al paese di Gargas dove si possono visitare le Les Mines de Bruoux, gallerie scavate nelle cave d’ocra che raggiungono una lunghezza di 40 chilometri e un’altezza di 40 metri.
La presenza dell’ocra in Provenza riporta a 140 milioni di anni fa quando tutto il territorio era sommerso d’acqua e i fondali marini erano formati da strati di calcare e strati di grani verdi costituiti da gluconite. Quando 80 milioni di anni fa l’acqua si ritirò a causa del clima caldo, l’azione dell’acqua piovana trasformò la gluconite in sabbia e ocra.
Le gallerie non servirono solo per l’estrazione di questo colore ma, grazie all’alto tasso di umidità, ad una buona aerazione e ad una temperatura bassa e costante, anche per la coltivazione dei funghi, iniziata verso il 1942 e conclusa nel 2007,
II biglietto costa 8.90€ e all’interno non si possono fare foto o toccare muri, visto il costante sfaldamento di essi. La guida parla anche italiano ma se si è con un gruppo misto spiega solo in francese; viene distribuito un foglio dove si elencano i momenti del tour e dove è descritta la storia delle cave.
Roussilon
Un altro paese conosciuto per il tipico colore ocra è Roussilon, uno dei borghi più turistici della Provenza.
Da qui in poi non troverete la quiete dei luoghi precedenti, ma vi immergerete nel turismo che contraddistingue questa zona della Francia nei mesi estivi.
Roussilon è un vero gioiellino composto da case dai colori rossi, a volte incastonate all’interno della roccia, e da un suggestivo paesaggio su tutta la valle. Da qui inizia un altro percorso dell’Ocra che non consiglio se avete già visto i precedenti in quanto, essendo il più famoso, è preso d’assalto dalle persone e dai gruppi organizzati.
Il costo fisso per il parcheggio è di 3€.
Gordes
Il must dei borghi della Provenza è sicuramente Gordes: piccolo, caratterizzato da un intreccio di stradine in pietra che salgono e scendono tra le case, e decisamente romantico. Le botteghe colorano le vie del centro esponendo cappelli e borse in paglia, saponi, lozioni e cartoline; i profumi escono dai ristorantini tipici e si diffondono nell’aria, invogliando chiunque a prendersi una pausa per assaggiare qualche piatto locale.
Le campane della chiesa suonano lente mentre il chiacchiericcio delle persone sedute ai tavoli si espande nella piazzetta principale.
Anche qui il costo fisso per il parcheggio è di 4€.
Abbazia di Senanque
Come si può visitare Gordes senza fare tappa all’Abbazia circense di Senanque?
Uno dei punti di forza di questa zona, la struttura che appare sempre più spesso nei cataloghi o nelle pubblicità della lavanda, è questa suggestiva struttura monastica fondata nel 1148 e organizzata secondo la regola del “prega e lavora”.
È possibile visitare gli interni, la zona del chiostro, il dormitorio e la sala capitolare, a determinati orari e ad un prezzo di 7.50€. Qui trovate tutti gli orari e le tariffe.
Fontaine de Vancluse
L’itinerario in Provenza continua a Fontaine de Vancluse, uno dei piccoli paesi sull’acqua della zona del Luberon conosciuto per la presenza di molti mulini.
Lasciate la macchina in uno dei tanti parcheggi all’ingresso (costo 4€) e scoprite questa perla dai colori verdi. I fiumi, limpidi e dalle sfumature smeraldo, attraversano il centro e proseguono verso gli interni dove alte pareti rocciose si stringono fino ad incastonare le casette in un’oasi naturale e lussureggiante.
Fontaine de Vancluse fu anche casa di Petrarca dal 1337 al 1353 e molti dei suoi versi più romantici vennero scritti proprio tra le strade di questo borgo. Se siete interessati alla storia qui si trova anche un piccolo museo dove viene celebrato l’incontro di Petrarca e Laura e la sua permanenza in Provenza.
Un sentiero in salita conduce infine alla Sorgente della Sorgue, la maggiore sorgente della Francia.
Aix en Provence
Un itinerario in Provenza non può non includere le città principali come Aix en Provence, ex casa del noto pittore Cézanne, conosciuta per le tantissime fontane sparse in ogni stradina e ogni piazza.
La città è molto piccolina e proprio per questo non vi sono moltissime cose da vedere. Si parte dal centro con la visita al Corso Mirabeau, ricco di ristorantini e bar dove fare colazione, si fa una tappa alla Cathédrale Saint-Sauveur e all Torre dell’Orologio e si va alla ricerca della Rotonde, la fontana più grande di Aix che si trova all’interno di una rotonda a pochi passi dal centro.
La chicca di questa città è però il percorso di Cézanne, un itinerario alla scoperta dei luoghi in cui l’artista passava il suo tempo durante la permanenza di quattro anni in questa zona della Francia.
Partendo dalla piazza principale (consiglio di prendere il bus o la macchina) ci si dirige al Terrain des Peintres da cui si ammirano le montagne Sainte Victoire, amate e ritratte tantissime volte dall’artista. Riprendendo la strada principale e scendendo di poche centinaia di metri troverete l’Atelier Paul Cèzanne, dove il pittore visse per quattro anni della sua vita.
Poco distante da Aix si trova invece la residenza in campagna (si può visitare solo con visita guidata che va prenotata all’ufficio turistico), la Jas de Bouffan, dove il pittore dipinse 53 opere e infine le cave d’ocra Carrières de Bibémus, una grande fonte d’ispirazione per molti quadri.
Molti dicono che questa città sia un vero gioiellino però a me ha lasciato un po’ l’amaro in bocca. Se decidete di percorrere questo itinerario in Provenza e lasciare Aix come una delle ultime tappe, molto probabilmente essa deluderà le vostre aspettative perché avete già fatto il carico di borghi e luoghi deliziosi e la città vi sembrerà solo una ripetizione.
Marsiglia
Arrivando finalmente in Costa Azzurra non si può evitare una tappa nella città del sapone.
Marsiglia è decisamente enorme ma tutti i luoghi da vedere si concentrano nella zona del porto. Partite subito con una tappa all’imponente Cattedrale di Notre-Dame de La Garde, che domina la città dall’alto, e scendete poi verso il Porto Vecchio per un pranzo a base di pesce; risalite il porto fino ad arrivare alla Cattedrale de la Major e sostante un poco su una panchina vicino al molo per venire immersi nella vita quotidiana degli abitanti della città: gente che si tuffa, persone che camminano veloci con la busta della spesa, altre che prendono il sole o leggono sedute su alcuni gradini.
Leggi anche: Cosa vedere in un giorno a Marsiglia
Poco distante dalla Cattedrale si trova il quartiere antico Le Panier, un mix di culture che crea un delizioso angolino colorato ricco di botteghe, locali e negozi di artisti e ceramisti. Ricorda molto le città del sud Italia ed è una zona molto apprezzata per via della tranquillità e del silenzio che la circonda.
Al centro di questo quartiere si trova poi la Vieille Charité, uno dei più bei complessi architettonici d’Europa.
Cassis
L’ultima tappa dell’itinerario in Provenza è un paesino sul mare, da visitare assolutamente per riposarsi dall’ondata caotica delle grandi città.
La Costa Azzurra è una piccola perla ma le vere bellezze sono questi luoghi dove porto e spiagge si incontrano in perfetta armonia, i ristorantini con vista mare servono prodotti freschi di giornata e il rumore cittadino diventa solo un lontano ricordo.
Il profumo di salsedine si espande nell’aria, le passeggiate con la luna piena diventano il must della serata e le canzoni cantate sulla spiaggia attorno ad un fuoco sono il mix perfetto per concludere un on the road in Francia.
Se volete cenare in uno dei tanti locali del porto vi consiglio di provare le cozze gratinate, condite con prezzemolo e abbondante aglio.
MAPPA ITINERARIO IN PROVENZA