La mia esperienza come Au Pair

Vuoi partire per un’altra nazione per uno scambio culturale, imparare una nuova lingua, arricchirti professionalmente o semplicemente passare qualche mese in un altro paese? Si può tutto con il metodo Au Pair!

L’Au Pair (ragazza o ragazzo alla pari) sono coloro che decidono di fare un’esperienza all’estero vivendo a casa di una famiglia ospitante e prendendosi cura dei loro bambini/adolescenti, in cambio di una piccola paga.

DOMANDE SULLA RAGAZZA ALLA PARI

Chi può fare l’Au pair?

Tutti posso fare l’Au Pair a partire dai 18 anni fino ai 30 anni, anche se le famiglie normalmente tendono a scegliere le ragazze/i dai 20 anni in su.

 

Quali competenze deve avere un Au Pair?

Nessuna competenza. Bisogna amare i bambini ed essere portato a passare molte ore con loro. Se si ha già qualche esperienza con nipotini o cuginetti è ancora meglio. Le famiglie ospitanti non guardano le competenze in campo professionale, quali lauree o esperienze lavorative, bensì la voglia di stare con i bambini e il carattere dell’Au pair.

 

Quale carattere devi avere per riuscire a fare questo lavoro?

Prima di tutto devi essere molto paziente, creativo e gentile. Puoi avere a che fare con bambini capricciosi o maleducati, ma dovrai sempre stare calma/o senza urlare o diventare ansioso/a.

 

Dove puoi scegliere la tua famiglia?

Personalmente io consiglio il sito Au Pair World, uno dei principali siti per scambi culturali di questo genere, sicuro e affidabile.

 

Come funziona Au Pair World?

Basterà crearvi un profilo con foto e descrizione della vostra persona (hobby, passioni ecc.) e poi vi basterà inserire nei filtri il paese in cui vorreste andare, il numero di bambini da accudire, l’età dei bambini e tutte le altre informazioni per fare una prima selezione.

 

Come funziona lo scambio con la famiglia?

Lo chiamo scambio perché è un dare e un ricevere reciproco.

Voi avrete il compito di stare con i bambini per degli orari predefiniti che sceglierà la famiglia (come mezza giornata quando loro sono a lavoro o qualche ora extra la notte quando vanno a cena fuori). Farli giocare, al mattino vestirli e prepararli per la scuola, la notte cambiarli e portarli a letto; a volte dovrete preparare il pranzo o la cena o fare qualche pulizia in casa, andarli a prendere a scuola oppure portarli al parco.

Sono tutti possibili compiti ma ogni famiglia ha uno stile di vita diverso, anche se in sostanza il lavoro è sempre quello. In cambio riceverete vitto, alloggio e una piccola paga mensile che sceglierà la famiglia in base alle tariffe predisposte dallo stato.

Ovviamente vi verrà lasciato il tempo per andare a scuola ed imparare la lingua.

 

Come funziona quando hai trovato una famiglia e siete interessati l’uno all’altro?

Prima cosa è sempre meglio sentirsi via skype, farsi mandare più foto dei bambini, della famiglia e della casa e fare viceversa (ci deve essere fiducia e sicurezza tra le parti). Potrete sentirvi più volte per telefono e farvi raccontare la loro giornata tipo.

Si mette in chiaro cosa la famiglia si aspetta dall’Au Pair, cosa deve o non deve fare, i precisi compiti da svolgere, se il volo viene pagato dalla famiglia stessa (a volte succede) o se le spese sono a carico del ragazzo/a.

La famiglia inoltre è libera di decidere se pagarti gli abbonamenti dei mezzi per andare a scuola, offrirti la possibilità di guidare la propria auto per uscire con i bambini oppure lasciare che sia l’Aupair a sostenere tutte le spese. I prezzi delle paghette possono variare, e lo stato impone un limite a cui non si può scendere.

 

ESPERIENZA COME AU PAIR IN GERMANIA

Sono partita per l’esperienza Au Pair il 5 marzo del 2014, dopo mesi di ricerche per una famiglia che mi convincesse veramente. Non è stato facile visto che andavo in un posto che non conoscevo e dove mi aspettavano persone sconosciute e mai viste prima, se non due volte su skype (immaginate l’apprensione e la paura di mia madre!) .

Gli accordi tra le parti si basavano su sei mesi di scambio culturale e la mia giornata tipo era programmata così:

-Sveglia alle 7.00, preparare i bambini per la scuola, e uscire alle 8.00 di casa per prendere i mezzi pubblici e andare a scuola.

-Arrivare a scuola alle 8.00 e mezza e uscire alle 12:30, tornare a casa, mangiare e dalle 3.00 alle 8.00 di sera stare con i bambini.

Molto spesso la madre, il pomeriggio, stava a casa e quando usciva o controllavo solo un bambino mentre l’altro era con lei, oppure entrambi. A volte andavo io a piedi a prendere i bimbi a scuola.

La sera era possibile che i genitori decidessero di andare a cena fuori, in quel caso il mio compito era mangiare con i bambini e prepararli per portarli a letto. Succedeva a volte che la madre volesse passare del tempo con i piccoli e quindi mi chiedesse di fare qualche lavoretto in casa come passare l’aspirapolvere, riordinare le stanze o sistemare i panni appena lavati.

La paga base imposta dallo stato tedesco era di 250 euro al mese e io prendevo esattamente quel tanto. Ai bimbi normalmente si parla la loro lingua madre, ma dato che il genitore era metà italiana e metà tedesca voleva che io insegnassi ai suoi figli la mia lingua.

Fare la ragazza alla pari non è una passeggiata e occuparsi dei bambini a volte può essere sfiancante. Questo tipo di esperienze è qualcosa che arricchisce e insegna molto, aiuta ad avere una visione della vita familiare delle persone straniere, cosa non sempre possibile durante un normale viaggio.

E’ un buon metodo per imparare la lingua vivendo sul posto e conoscere nuovi aspetti di un viaggio.

 

 Se anche tu pensi di partire e vuoi sapere qualcosa

in più che non ho scritto, non esitare a contattarmi,

sarò felice di risponderti con tutti i dettagli!