Sono sempre stata una divoratrice di libri e come tale ho diverse “fisse”, chiamiamole così, che mi portano a concentrarmi su un determinato argomento e a farlo mio in poco tempo grazie alle letture, ai documentari e alle informazioni prese online. 

Per diverso tempo mi è successo anche con la storia del nazismo. Dovevo sapere, dovevo apprendere ogni minimo dettaglio da tutte le fonti possibili, sia che esse fossero dichiarazioni da parte delle vittime, sia che arrivassero da interviste a ex medici che per anni hanno preso parte alla così detta Fabbrica della Morte. Ed è ciò che mi ha spinto in poco tempo a prendere un biglietto aereo e a trovarmi dinanzi quei cancelli, dove la scritta “Arbeit macht frei” serpeggia indiscussa quasi a voler sfidare la sorte. 

Se ancora non lo avete fatto ma siete in procinto, ovviamente una volta che riaprono i viaggi verso l’estero, di fare un salto in Polonia, vi lascio l’articolo su tutte le informazioni per visitare i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. 

Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria, giorno in cui nel 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz; proprio oggi vorrei consigliarvi 5 libri che dovete assolutamente leggere per ricordare le vittime della Shoah, per capire, per andare a fondo oltre i libri di storia che ci hanno fatto studiare a scuola, oltre i film e i documentari. Leggere le testimonianze sia di chi ha subito e sia di chi ha commesso i reati più grandi dell’umanità.

Premetto che per quanto ami i libri da sfogliare e mi piacciano tantissimo le librerie in un soggiorno, preferisco optare al risparmio e acquistare anche libri per il mio adorato Kindle. Tutti i libri che vi sto quindi proponendo esistono anche in formato ebook, oltre che in copertina flessibile.

RACCOLTA DI LIBRI SULL’OLOCAUSTO

1. I 3000 DI AUSCHWITZ

La vita di Baba Schwartz, una tra i 3000 deportati di una piccola cittadina ungherese, dalla sua giovinezza alla prigionia ad Auschwitz all’età di 16 anni, fino alla liberazione e alla scrittura di questo libro. Un insieme di storie che aveva scritto con gli anni e tenuto sempre nascoste finché, grazie anche all’incitamento dei figli, ha unito tutti quei fogli macchiati di inchiostro e storia e ne ha fatto un libro. 

Rivive quei momenti con lucidità e li racconta tra queste pagine pubblicate nel 2016. Muore l’anno dopo all’età di 89 anni. 

“Quello che non sapevo, quello che non potevo sapere, era che eravamo arrivati al cancello dell’inferno”.

Autore: Baba Schwartz

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 2. LA FARMACIA DI AUSCHWITZ

Victor Capesius, rappresentante in Romania dell’azienda farmaceutica tedesca Farben/Bayer, si unì alle SS all’età di 36 anni e divenne in breve tempo il responsabile della Farmacia di Auschwitz. Basandosi su documenti originali si riscostruiscono i crimini compiuti da Campesius e dai suoi collaboratori, che contribuirono a creare quel clima di terrore e di morte che ancora oggi sembra muoversi, tra le nuvole cupe o il silenzio assordante, quando si visita il campo di sterminio.

L’autrice non descrive solamente le testimonianze trovate, ma si sofferma anche sulle inquietanti responsabilità di una grande azienda come la Bayer, che fu uno dei pilastri portanti per la realizzazione del piano di sterminio voluto dai nazisti. 

Consiglio di leggerlo soprattutto per l’impatto decisivo che un’azienda conosciuta oggi a livello mondiale ha creato negli anni dell’olocausto. 

“I medici delle SS avevano inoculato tifo a cinquanta cavie umane prima di somministrare loro la ‘terapia’. Gli effetti collaterali comprendevano ulcere alla bocca, diarrea incontrollabile, vomito e spossatezza. Dopo tre brutali fasi nell’arco di un paio di mesi nel 1943 circa il 55% dei soggetti trattati morì”.

Autore: Patricia Posner

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3. IL VOLONTARIO DI AUSCHWITZ 

Un libro che parla di una visione contrastante a cui eravate abituati finora, dove il protagonista che narra la vicenda non è stato catturato come tutti gli altri ma si è fatto arrestare con un solo scopo: vedere con i propri occhi, raccontare il più possibile e fare qualcosa per cambiare le sorti altrui. 

Pazzia? Non possiamo affermarlo. Genialità? Non si direbbe. Coraggio? Quello è il punto su cui non possiamo controbattere sicuramente. 

Militare dell’Armata polacca e membro della resistenza contro i nazisti, Pilecki si fa catturare a Varsavia per infiltrarsi ad Auschwitz e organizzare una rete clandestina pronta a prendere il controllo. Tutto ciò che aveva sentito fino a quel momento da esterno non era niente in confronto a quello che avrebbe trovato all’interno. 

“Una volta accertato durante l’appello che mancava un detenuto, l’intero campo fu tenuto sull’attenti nella piazza d’armi per 18 ore di punizione. Inutile dire che nessuno fu in grado di rimanere sull’attenti. Al termine la gente era in uno stato pietoso. Le SS bastonavano quelli che non riuscivano più a stare in piedi. All’appello di un dottore tedesco, il comandante replicò << Che crepino. Li lacerò andare quando metà di loro sarà in fin di vita>>”

Autore: Witold Pilecki

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4. LE 999 DONNE DI AUSCHWITZ

Chi furono le prime persone inviate nel campo di concentramento polacco? Politici, ribelli, persone che andavano contro l’opinione pubblica dei tempi? No, questo libro racconta la storia delle prime donne, ancora pressoché adolescenti, deportate al campo di concentramento di Auschwitz, nel marzo del 1942. Donne fatte salire su un treno con la speranza di servire il proprio paese, in quanto annunciato loro che sarebbero dovute andare a lavorare nelle fabbriche per 3 mesi. Donne nubili, giovani e spedite ad una morte certa.. 

Non è un libro narrato in prima persona, ma l’autrice ha racchiuso tra le pagine le interviste delle sopravvissute e le testimonianze storiche di vittime innocenti destinate alla “soluzione finale”.

“Scorgendo una grande costruzione in mattoni con un enorme camino, Linda bisbigliç a un’amica << Quella deve essere la fabbrica dove lavoreremo>>. In realtà, si trattava di una camera a gas non ancora in funzione”.

Autore: Heather Dune Macadam

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5. LA LIBRAIA DI AUSCHWITZ

La storia autobiografica di Dita Kraus, che all’età di 13 anni venne deportata al campo di sterminio assieme alla madre, inserita nel blocco supervisionato dal dottor Mengele, il famoso Angelo della Morta, torturatore senza pietà. La ragazza divenne in poco tempo una piccola libraia, custode di alcuni libri tenuti in segreto dai prigionieri; un simbolo di ribellione e speranza verso una luce di libertà. 

Autore: Dita Kraus

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