La Sartiglia è una dei più grandi eventi che viene organizzata nel comune di Oristano, durante il periodo di carnevale.
Prima di parlare della Sartiglia vi lascio alcuni numeri del 2017, solo per farvi un’idea. Essa rappresenta uno dei più grandi spettacoli di tornei e giochi a cavallo, che ogni anno attira tantissimi turisti da tutto il mondo!
DATI 2017.
Numero di biglietti venduti: 5865.
Incassi ottenuti: 137.000 euro.
Numero di persone tra i percorsi di Via Duomo e Via Mazzini per i tre giorni di Sartiglia: 120.000.
Tramite i social media si sono raggiunti gli 800.000 spettatori online!
Donne vestite con abiti tradizionali di colore rosso e nero, con gioielli in oro al collo e dal viso delicato della bellezza sarda, cavalli decorati a festa, con la coda intrecciata e le rosette rosa, azzurre, rosse che danno eleganza. Cavalieri dal viso coperto, vestiti di velluto , tamburini che suonano una marcia ormai conosciuta da sempre.
Partono le trombe e l’aria è tagliata solo dal rumore degli zoccoli del cavallo sulla sabbia, poi una spada che trafigge una stella, e tutto intorno gli applausi e le grida.
ORIGINI DELLA SARTIGLIA
La parola Sartiglia ha origini antichissime e deriva dallo spagnolo Sortija, che a sua volta ha origine da due parole latine: Sorticula, ovvero anello, e Sors, che significa fortuna.
Non si sanno le precise origini da cui deriva questo evento e alcuni documenti risalenti al 1547 parlano già di spettacoli organizzati in onore dell’imperatore Carlo V, dove i cavalieri correvano per infilzare con delle lance o delle spade degli anelli appesi ad un filo.
Altri sostengono che il carnevale di Oristano si può ricondurre agli antichi riti agrari, attraverso cui si chiedeva agli dei la fertilità della terra. La corsa alla stella veniva quindi vista come un rituale propiziatorio e se il cavaliere infilzava la stella l’anno successivo si avrebbe avuto un buon raccolto. Potete trovare ulteriori informazioni sul sito Su Nuraghe.
LE FIGURE DELLA SARTIGLIA
La Sartiglia prevede la partecipazione di tre figure principali: Su Componidori, il Gremio dei Contadini e il Gremio dei Falegnami.
Su Componidori è la figura più importante dell’evento e viene eletto il 2 febbraio, il giorno della Candelora,dal Gremio dei Contadini e dal Gremio dei Falegnami. Su Componidori è l’unico che, dopo aver aperto ufficialmente la corsa, può scegliere chi, tra i cavalieri ha l’onore di correre per la stella.
Una volta che è finita la vestizione e che ha preso posto sopra al cavallo, non potrà più toccare terra fino alla fine delle gare.
I Gremi sono suddivisi in Gremio dei Falegnami e Gremio dei Contadini.
Essi derivano dal periodo spagnolo, quando le persone che facevano lo stesso mestiere venivano riunite in gruppi, che prendevano il nome di maestranza. A partire dal XVIII secolo questi gruppi vennero rinominati Gremi, dall’espressione “in grembo“, cioè mettersi sotto la protezione di un padrone.
Ancora non è ben chiaro in quale momento è stato lasciato a questi due gremi il potere di organizzare i giochi equestri della Sartiglia, ma si sa che il Gremio dei Falegnami sosteneva le spese per le corse attraverso dei fondi, e che un canonico della cattedrale diede in dono al Gremio dei Contadini un terreno di sua proprietà, con una sola condizione; che i ricavati delle coltivazioni fossero utilizzate solo per pagare le spese delle corse.
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COSA È LA SARTIGLIA? LE FASI
La Sartiglia si suddivide in varie fasi, tra l’ultima domenica e l’ultimo martedì di carnevale.
VESTIZIONE
La giornata inizia con la vestizione di Su Componidori, un rito nel quale il cavaliere viene vestito dalle donne (che indossano a loro volta l’abito sardo) con vestiti antichi, quali la camicia, la giacca senza maniche, il gonnellino e i pantaloni. Viene fissata la maschera al capo ( color terra per il Su Componidori dei contadini , e giallino pallido per il Su Componidori dei falegnami), che non verrà tolta per il resto del giorno, e bloccato il velo ricamato alla testa.
Alla vestizione si accede tramite invito da parte del Gremio che la organizza, ma essa viene anche trasmessa in diretta nei grandi schermi delle piazze principali.
SFILATA DEL CORTEO
Dopo la vestizione inizia la sfilata, che parte da Piazza Mannu e attraversa via Duomo. Da piazza Eleonora viene raggruppato il corteo di Eleonora d’Arborea, dove i gruppi sono vestiti con abiti medioevali, e scortano la bellissima Eleonora, che sfila stando seduta a cavallo. Questo corteo è il primo che apre la sfilata. Subito a seguire è il momento degli abiti sardi, prima quelli di tutte le zone della Sardegna e in seguito i tradizionali abiti dell’Oristanese. Tutti possono partecipare, tra donne, uomini, bambini e anche neonati.
Ad aprire il corteo dei cavalieri sfilano i tamburini e i trombettieri vestiti con abiti eleganti di velluto e ricami in oro e con le maschere a mezzo viso con le frange, e dietro di loro fanno la comparsa Su Componidori, colui che guida e comanda la corsa, affiancato da Su Primu e Su Segundu, i suoi due aiutanti.
A seguire vi sono i cavalieri divisi in gruppi da tre,che sfilano vestiti con abiti tradizionali dallo stile diverso l’uno dall’altro. Si possono vedere le lunghe gonne eleganti delle donne posate sul dorso del cavallo, cavalieri in abito rosso o nero che riprendono la cultura sarda, vestiti ottocenteschi e nobili o abiti in stile spagnolo.
CORSA ALLA STELLA
Una volta che il corteo ha percorso tutta la via principale iniziano i preparativi alla corsa alla stella. I cavalieri percorrono tutta la via Duomo fino alla fine e Su Componidori si prepara a dare il via ai giochi effettuando il triplice incrocio di spade sotto alla stella con Su Segundu.
Così ha inizio la corsa che consiste nel centrare,a galoppo del cavallo, con una lunga e fine spada il buco della stella che è appesa ad un filo.
Il primo che tenta la fortuna è Su Componidori, e a seguire tutti gli altri cavalieri che sono stati scelti, da quest’ultimo, per la corsa alla stella.
Verso le 16:30 le discese dei cavalieri si concludono e Su Componidori prova ad infilzare la stella con Su Stoccu, un lungo bastone di legno (foto in copertina) . Per chiudere i giochi egli effettua la benedizione con un mazzo di viole di mammole, Sa Pippia de Maiu, correndo a cavallo con la schiena all’indietro. Questo prende il nome di Sa Remada.
COSA ALLE PARIGLIE
Il corteo si sposta poi in via Mazzini dove iniziano le pariglie, ovvero le acrobazie in piedi sui cavalli.
I cavalieri percorrono la via in gruppi da tre, si alzano in piedi sopra i cavalli e allietano il pubblico esibendosi con delle acrobazie. La corsa alle pariglie è il momento in cui i cavalieri fanno vedere l’unione con i propri cavalli e il loro coraggio.
SVESTIZIONE
Finite le pariglie, i cavalieri ritornano nella sede del proprio gremio, e qui avviene la svestizione di su Componidori, con ingresso libero, sempre ad opera della Massaieddas, le donne che ad inizio giornata l’hanno preparato per l’evento.
Le persone non si raggruppano solamente a ridosso delle corse o delle pariglie, ma in questi giorni di festa tutte le vie principali sono gremite di persone e in ogni piazza si trovano dei grandi schermi per seguire lo spettacolo in diretta.
CONSIGLI UTILI
La Vestizione di su componidori avviene la Domenica nel Gremio dei Contadini in Via Aristana, mentre il martedì nel Gremio dei Falegnami in via Anjoy. In entrambi i giorni essa inizia alle 12:00.
Alle 13:15 ha inizio la Sfilata, che parte da Piazza Mannu e attraversa tutta via Duomo.
Alle 13:30 ha inizio la corsa alla stella, che si tiene in via Duomo, mentre alle 16:30 si svolgono, in via Mazzini, le acrobazie dei cavalieri.
Tutti possono vedere gratis le corse ma, visto il sovraffollamento di persone è molto probabile che, anche se arrivate molto presto verrete spinti dietro e rischiate di non vedere nulla.
Se volete avere una buona vista è bene acquistare i biglietti per le tribune, divise in tutta via Duomo e via Mazzini, presso l’ufficio informazioni in via Eleonora n.15, vicino alla piazza Eleonora d’Arborea.
A che ore prendere posto? Già dalle h 10:00 le persone incominciano a posizionarsi a ridosso delle transenne e nelle tribune dove i posti non sono assegnati.
MANGIARE E BERE
In tutte le vie del centro di Oristano, dove si svolge lo spettacolo, e nelle piazze principali si trovano gli stand dove potete trovare cibo e bevande a volontà. Avete libertà di scelta, tra i classici panini e patatine fritte, ai fatti fritti e le tradizionali zippole o i piatti composti.
I prezzi si aggirano tra i 4.50 euro per un panino fino a salire a gli 8-10 euro per i piatti completi. Se avete intenzione di assistere agli spettacoli stando seduti nelle tribune è sempre raccomandabile comprare prima qualcosa da mangiare, in quando, quando la Sartiglia è già iniziata è molto difficile attraversare le piste e le folle di persone.
DIRETTA STREAMING DELLA SARTIGLIA
Se non potete partecipare alla Sartiglia, ci sono diversi portali per vedere la diretta streaming. Vi potete collegare al sito principale della Sartiglia o sul portale ejatv.com.
E voi ci siete mai stati? Se non l’avete ancora visto, non perdete altro tempo e prenotate i biglietti per la Sardegna 😉